Con l’aumento dei veicoli elettrici sulle nostre strade, è importante essere consapevoli dei principali 5 rischi associati a queste auto per guidatori, pedoni e ciclisti ed è giusto capire come le normative e le case automobilistiche stiano intervenendo per rendere più sicure le auto elettriche.
Indice
- Rischio incendio: è davvero così alto?
- Rischio incidenti: è maggiore sulle auto elettriche?
- I rischi legati alla guida semi-autonoma e agli ADAS
- Troppo silenzio durante la marcia: i rischi per pedoni e ciclisti
- Rischi di cyber-attacco: gli hacker possono colpire le auto elettriche connesse?
- Conclusioni: niente panico, i rischi vanno sempre contestualizzati
Rischio incendio: è davvero così alto?
Il rischio incendio su un’auto elettrica non è necessariamente correlato agli incidenti, grazie alle elevate funzioni di sicurezza che vengono integrate nei veicoli elettrici e ibridi plug-in, testimoniate anche dai positivi risultati ottenuti nei più recenti crash-test. Può, tuttavia, accadere che le auto elettriche prendano comunque fuoco ed è giusto conoscerne i rischi, dato che l’incendio di una batteria a litio è decisamente più imponente rispetto a quello di un serbatoio di carburante a causa dell’estrema densità di energia.
Specifichiamo che, innanzitutto, le statistiche disponibili ad oggi sono molto basse e rassicuranti ma che – oggettivamente – si riferiscono ad un settore ancora non capillarmente diffuso come quello delle auto a combustione quindi l’attendibilità maggiore la si otterrà nei prossimi anni. In secondo luogo, le nostre analisi non sono tese a spaventare o disincentivare l’uso delle auto elettriche ma semplicemente ad informare.
Le auto elettriche, con le loro batterie, presentano una serie di rischi legati ai loro sistemi di alimentazione. Uno dei rischi più preoccupanti è il potenziale di incendio, che può verificarsi a causa di cortocircuiti, problemi di alimentazione o problemi al sistema di raffreddamento. Infatti, le batterie possono essere a rischio se la temperatura diventa eccessivamente alta o se, malauguratamente, dovessero forarsi o danneggiarsi. Se una batteria scoppia o brucia, l’incendio potrebbe essere difficile da domare e potrebbe richiedere decine di migliaia di litri di acqua, oltre ad una preparazione specifica per i soccorritori. Inoltre, implicherebbe il rilascio di una vasta gamma di gas nocivi, piuttosto pericolosi in spazi chiusi e stretti come i parcheggi sotterranei.
Le case automobilistiche stanno cercando di ridurre questo rischio mettendo in atto soluzioni di sicurezza per prevenire surriscaldamento e malfunzionamenti delle batterie, così come sfruttando materiali sempre più resistenti per le protezioni dei pacchi batterie.
Alcune auto elettriche sono dotate di sistemi di raffreddamento estesi e di sistemi avanzati di monitoraggio della temperatura per prevenire il surriscaldamento. Sono state anche introdotte tecnologie che possono spegnere automaticamente la vettura in caso di surriscaldamento o cortocircuito, isolando così l’alimentazione.
Chiaramente il rischio principale è quello di gestire un incendio di tale portata in un garage sotterraneo, tanto più in spazi ristretti. Per questo, è capitato che spesso le case automobilistiche sono intervenute con richiami su richiami per garantire la piena sicurezza.
Ciò che un utente può fare, per prevenire problematiche è:
- Guidare con prudenza
- Usare solo cavi e sistemi di ricarica certificati e compatibili con l’auto
- Dotarsi di un impianto domestico di ricarica (se si usa quello per ricaricare l’auto) che sia a regola d’arte
- Installare un rilevatore di fumo in garage
- Parcheggiare all’esterno e lontano da altre auto, persone e abitazioni l’auto nel caso in cui ci siano dei sospetti malfunzionamenti
- Contattare l’assistenza e, nel caso di problemi, i soccorsi
Per approfondire, vi rimandiamo all’articolo completo realizzato dalla redazione di Sicurauto.it che sta studiando e seguendo la tematica in questione con professionalità ed estrema attenzione.
Rischio incidenti: è maggiore sulle auto elettriche?
Un altro fattore da considerare quando si utilizzano auto elettriche è il rischio di incorrere in incidenti. Nonostante il senso di prudenza che, a prescindere, dovrebbe esserci alla guida, le auto elettriche tendono ad essere estremamente scattanti e ad offrire accelerazioni consistenti alla minima pressione del pedale dell’acceleratore. Per questo, è necessario che – soprattutto per i primi tempi – i guidatori applichino maggior prudenza e imparino gradualmente a conoscere le dinamiche di guida elettriche.
Molti report assicurativi mettono in evidenza due dati fondamentali:
- Gli automobilisti che guidano le elettriche, solitamente, percorrono molti più km all’anno e quindi hanno maggiori probabilità di trovarsi coinvolti in un sinistro
- La potenza delle auto a trazione elettrica può rappresentare un rischio per la perdita del controllo del mezzo
I rischi legati alla guida semi-autonoma e agli ADAS
Sebbene gli ADAS siano presenti su tutte le auto più moderne (di recente è stato reso obbligatorio dotare le auto di un minimo di assistenza già di serie), anche a combustione interna, il futuro delle auto elettriche è sempre più legato alla guida semi-autonoma e autonoma. Mentre alcuni automobilisti sono entusiasti della tecnologia della guida autonoma e semi-autonoma, molti altri sono preoccupati per i tempi di reazione degli ADAS e i problemi associati alla loro interpretazione errata del traffico circostante o delle informazioni sulla strada da utilizzare durante la marcia.
Ci sono stati alcuni casi in cui gli errori da parte degli ADAS hanno portato a incidenti mortali, a tamponamenti a catena e ad altri sinistri.
Chiaramente, le normative e i controlli sono sempre più rigidi a riguardo e il numero di incidenti è decisamente trascurabile, sotto il punto di vista statistico ma, parlando di sicurezza e di vite umane, prima di vedere auto totalmente autonome, che non richiedano quindi l’intervento del conducente, sarà necessario attendere una percentuale di rischio pari allo 0%.
Troppo silenzio durante la marcia: i rischi per pedoni e ciclisti
Una delle principali caratteristiche delle auto elettriche è la loro eccezionale silenziosità durante la guida. Se da un lato, questa può essere un’esperienza piacevole per i conducenti, dall’altro lato può comportare anche diversi rischi per i pedoni e i ciclisti. L’eccessiva silenziosità potrebbe quindi causare incidenti poiché la mancanza di rumore rende difficile identificare la presenza della vettura finché non è già troppo tardi per evitarla.
Fortunatamente, per prevenire questa situazione, alcune case automobilistiche stanno introducendo tecnologie che consentono alle auto elettriche di emettere suoni artificiali, così come previsto dalle normative più recenti in tema di mobilità sostenibile e di sicurezza stradale.
I cosiddetti AVAS sono obbligatori anche se non è stato definito uno standard sonoro: possono quindi essere differenti nella sostanza ma non nella forma tecnica: devono essere attivi fino ai 20km/h e in retromarcia e devono essere udibili dai 56 ai 75 decibel, secondo il Regolamento n. 138 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE).
Questi suoni consentiranno a chiunque si trovi nella vicinanza della vettura di riconoscerla prima che sia troppo tardi per evitarla completamente e limiteranno i rischi legati a pedoni, ciclisti e altri utenti della strada deboli, come i non vedenti e i disabili.
Rischi di cyber-attacco: gli hacker possono colpire le auto elettriche connesse?
Gli attacchi informatici, sebbene rari ad oggi, possono rappresentare un altro grande problema per le auto moderne, tanto più elettriche, in quanto dotate di sistemi complessi connessi a internet che possono essere vulnerabili agli hacker e agli attacchi informatici. Gli hacker potrebbero accedere illegalmente a talune funzionalità del veicolo come ad esempio il controllo remoto, l’accensione/spegnimento o l’utilizzazione non autorizzata dell’infotainment (sistema multimediale).
Recente è stato il caso di un diciannovenne che avrebbe mostrato come hackerare diverse Tesla insieme, seppur per colpa di un software terzo adottato dagli utenti. Citiamo, a riguardo, anche un esperimento effettuato da Charlie Miller e Chris Valasek, due esperti in cyber-sicurezza, che hanno hackerato la Jeep di un giornalista, ovviamente consapevole dell’esperimento.
A conferma di tutto ciò, l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha affermato che i veicoli autonomi (come le auto elettriche e le auto a combustione connesse ad internet con funzionalità di guida autonoma) corrono il rischio di essere vulnerabili ad attacchi informatici e risultare così pericolose per conducenti, passeggeri e pedoni. Un’auto lanciata a tutta velocità sulla folla, controllata da remoto, potrebbe risultare un’arma mortale, tanto più se il conducente al suo interno rimane bloccato e non può prendere il controllo del mezzo.
Conclusioni: niente panico, i rischi vanno sempre contestualizzati
Le auto elettriche sono una scelta ecologica ma i potenziali rischi non devono essere ignorati. In ogni caso, non è necessario spaventarsi o andare nel panico dopo la lettura dei possibili rischi in quanto la probabilità che si verifichino su larga scala è ancora impossibile da accertare.
Certamente gli esperti e le case automobilistiche, in collaborazione con i governi di tutto il mondo, si stanno impegnando per rendere sicure le auto elettriche e a guida autonoma, simbolo di una mobilità futura che sarà sempre più sostenibile e comoda.
Nell’attesa, ciò che gli utenti possono fare è dare spazio alla prudenza ed evitare comportamenti pericolosi alla guida, scegliere solo software originali e approvati per l’uso delle funzionalità smart delle auto e, come avviene nel mondo dell’elettronica, impostare tutte le precauzioni per la sicurezza informatica e fisica:
- Password complesse
- Controllo accessi
- Autenticazione a due fattori (ove disponibile)
- Impianti elettrici casalinghi certificati da professionisti
- Sensori anti incendio
- Rilevatori di fumo
Leggi anche: Le 10 domande più frequenti sulle auto elettriche