Il mercato europeo dell’auto è in crescita e accelera particolarmente nel mese di Marzo 2023, registrando l’ottava crescita mensile consecutiva. Cresce l’intero trimestre del 17,5% ma l’Italia resta l’ultima per immatricolazioni di auto elettriche e ibride, pur posizionandosi seconda per immatricolazioni in senso assoluto.
Indice
I mercati in crescita in Europa
I principali mercati europei in crescita sono stati Spagna, Italia, Francia, Regno Unito e Germania, considerando il valore assoluto di immatricolazioni e non solo quello delle auto alla spina.
I valori di crescita rispetto a Marzo 2022 sono stati di:
- Spagna: +66,1%
- Italia: +40,7%
- Francia: +24,2%
- Regno Unito: +18,2%
- Germania: +16,6%
L’Italia è ultima nelle immatricolazioni di auto elettriche e ibride
Nonostante la seconda posizione in termini di immatricolazioni, l’Italia resta all’ultimo posto per le immatricolazioni di auto elettrificate nel mese di Marzo 2023, nonostante un leggero aumento della quota a 9,1% sul totale.
Rispetto ai numeri a doppia cifra di Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, l’Italia conta il 4,8% di immatricolazioni BEV. Per confronto, le BEV in Francia sono state il 16,8% del totale, così come in Germania hanno rappresentato il 15,7% delle immatricolazioni. Le PHEV, invece, in Italia hanno fatto registrare il 4,3% di immatricolazioni, contro il 6% in media delle altre nazioni viste prima.
Anche considerando l’intero trimestre, l’Italia si conferma ultima con le BEV a quota 3,8% e le PHEV a 4,4%. Al primo posto troviamo la Francia con il 15,4% di BEV e l’8,7% di PHEV, poi il Regno Unito, la Germania e la Spagna. Di seguito il grafico di UNRAE con tutti i dettagli.

Serve un cambiamento radicale per non perdere terreno in Europa
La crescita del mercato delle auto elettriche sta conquistando un’importanza sempre maggiore nel nostro mondo, moderno e globalizzato. L’Italia, dove l’industria automobilistica rappresenta una parte significativa dell’economia, deve essere in grado di rimanere al passo con le tendenze che guidano il settore automobilistico globale.
“Il forte divario che ci separa dagli altri maggiori mercati per diffusione di auto ‘con la spina’ va colmato velocemente per il bene della nostra qualità dell’aria, della nostra attrattività turistica, per il ruolo del nostro mercato, che rischia un pericoloso declassamento, ma anche per il futuro della nostra stessa filiera industriale”.
Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE.
L’UNRAE, infatti, nel suo report sollecita alcuni interventi ritenuti indispensabili per garantire al nostro Paese uno sviluppo della mobilità a zero emissioni o ad emissioni particolarmente ridotte:
- Revisione dell’impianto fiscale per le auto aziendali in uso promiscuo, modulando la detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2, con una parallela riduzione del periodo di ammortamento a tre anni
- Riformulazione degli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni, innalzando i tetti di prezzo ed includendo tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno
- Pianificazione e supporto per una rapida riconversione industriale dell’intera filiera automotive, come ormai richiesto a gran voce da imprese e sindacati, per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo
- Elaborazione di una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo, inclusa quella per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova Direttiva AFIR, che impedisca il crearsi di nuovi divari geografici all’interno del Paese e vada anzi a sanare quelli già esistenti
“Nei prossimi anni la transizione energetica dovrà essere accompagnata da una chiara agenda di Governo, con un coordinamento stabile e programmato tra industria, mercato e istituzioni e attraverso i necessari sostegni alla domanda e all’offerta”, sottolinea Cardinali e aggiunge: “Per quanto riguarda le aree metropolitane, se si vuole perseguire una trasformazione profonda, veloce ed efficace, sarà indispensabile una stretta sinergia fra le scelte in materia di mobilità e quelle in ambito urbanistico, adeguando infrastrutture e spazi cittadini soprattutto nelle zone ad alta densità abitativa”.
Speriamo che nei mesi a venire, complici anche le numerose novità in termini di auto elettriche, ibride e di mobilità sostenibile, possano crescere le immatricolazioni di veicoli sostenibili BEV e PHEV.
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