Che futuro hanno le auto private in un mondo sempre più ecosostenibile e incentrato sulla Smart Mobility? Ipotizziamo alcuni scenari con l’aiuto di un report di McKinsey pubblicato qualche mese fa in merito.
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Il report di McKinsey: l’auto privata perde terreno
Stando ad un recente report di McKinsey, famosa società di consulenza, l’avvento di soluzioni sostenibili e smart come lo sharing, la micro-mobilità, i veicoli elettrici e la guida autonoma, potrebbe comportare una riduzione progressiva delle auto private.
Ad oggi, infatti, l’auto privata rappresenta il 45% della quota totale della mobilità ma, entro il 2035, questo dato potrebbe diminuire del 15% su scala globale. Ancora, lo studio si aspetta una riduzione della vendita di auto di circa il 20% in UE, rispetto ai dati del 2015, e del 30% in USA.
Le auto private dovrebbero, verosimilmente, essere sostituite da microcar, e-bike, scooter elettrici e altri mezzi ecologici e adatti alla micro-mobilità, soluzioni che potrebbero far raddoppiare i loro rispettivi mercati già nel 2030.
Vi consigliamo di dare un’occhiata al report McKinsey, peraltro interattivo, che riepiloga tantissime informazioni utili a capire l’andamento previsto della Smart Mobility nei vari paesi del mondo.
Il trasporto pubblico: vantaggi e svantaggi
Il trasporto pubblico rappresenta una delle soluzioni più economiche e sostenibili per muoversi in città. Grazie alle linee urbane è possibile raggiungere facilmente ogni angolo della città senza dover preoccuparsi del traffico o dei costi di gestione di un’auto privata. Tuttavia, il trasporto pubblico presenta anche alcune limitazioni da considerare: spesso i mezzi sono affollati e poco confortevoli e possono subire ritardi a causa di imprevisti sulle tratte. Inoltre, il tempo di attesa può risultare stressante per chi ha poco tempo a disposizione.
Tuttavia, questo genere di soluzione si sta evolvendo in quella che oggi già chiamiamo Smart Mobility, molto più comoda e sostenibile, già a partire dai trasporti pubblici con mezzi più moderni, linee digitalizzate che offrono stime molto più precise di orari e fermate e, soprattutto, con mezzi ad emissioni ridotte o ad emissioni zero. In tantissime città, infatti, le principali linee di trasporti hanno un’app consultabile in tempo reale per la gestione degli itinerari e per l’eventuale acquisto di biglietti e abbonamenti.
Smart Mobility: la soluzione per il futuro dei trasporti urbani
La Smart Mobility rappresenta un’innovativa soluzione per il futuro dei trasporti urbani. Grazie alla tecnologia, è possibile utilizzare mezzi di trasporto elettrici e condivisi, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità dell’aria. Inoltre, le app per il car sharing e il bike sharing permettono di prenotare in tempo reale il mezzo di trasporto più adatto alle proprie esigenze, evitando i tempi di attesa tipici del trasporto pubblico.
La Smart Mobility rappresenta quindi una valida alternativa per chi cerca un’opzione moderna ed ecosostenibile per muoversi in città, offrendo anche la possibilità di risparmiare sui costi di gestione di una vettura privata.
Ad esempio, troviamo in sempre più città e metropoli i seguenti mezzi:
- Monopattini elettrici in sharing
- e-Bike in sharing
- Microcar in sharing
- Scooter elettrici in sharing
- Auto tradizionali in sharing (ad esempio Lynk&Co con i suoi abbonamenti)
L’ultima voce, quella delle auto tradizionali in sharing, può essere utile anche per chi deve effettuare spostamenti più lunghi rispetto a quelli tendenzialmente coperti dalla micro-mobilità.
Auto private, mezzi in sharing o trasporto pubblico: quale scegliere?
La scelta tra auto privata, trasporto pubblico e mezzi in sharing dipende dalle esigenze personali di ogni cittadino. L’auto privata offre maggiore flessibilità e autonomia, ma comporta anche costi maggiori per la gestione, tanto più se con motore termico. D’altra parte, il trasporto pubblico rappresenta una soluzione più economica ed ecosostenibile, ma può risultare poco comodo e stressante per chi ha necessità di spostarsi in orari particolari o in luoghi non coperti dalla rete di trasporti. Lo sharing dei mezzi, soprattutto per esigenze di micro-mobilità, aiuta – ove disponibile – con la flessibilità degli orari e con la libertà di movimento e, al tempo stesso, garantisce un risparmio economico per gli utenti e minori emissioni nelle città.
Gli scenari possibili: alcune ipotesi sul futuro della Smart Mobility
Se consideriamo le oggettive difficoltà – attuali – nella gestione di un’auto elettrica per coloro che non posseggono un garage o un posto auto con una presa di corrente, oppure di coloro che macinano centinaia di chilometri ogni giorno e non possono usufruire solo ed unicamente della ricarica rapida, ecco che rischia di vacillare l’idea di passare ad una BEV che, di base, costa di più di un’auto termica sebbene possa garantire un ottimo risparmio nel corso del ciclo di vita e con il passare degli anni.
Ovviamente, le più rosee aspettative vedono un miglioramento importante delle infrastrutture di ricarica, dei costi associati e di quelli di acquisto e gestione di questi mezzi a zero emissioni ma per tutti gli spostamenti cittadini è facile pensare allo sharing di mezzi compatti ed elettrici. Si parla anche di soluzioni innovative come i robotaxi e altri sistemi di trasporto intelligenti. Chiaramente saranno le grandi città a divenire pioniere del cambiamento, il quale pian piano si potrà diffondere anche nelle zone meno servite con il passare del tempo.
Staremo a vedere come cambierà il mondo della mobilità nel prossimo futuro, soprattutto in città dove l’avvicinamento a soluzioni elettriche ed ecosostenibili non potrà che migliorare la qualità di vita a partire dalla salubrità dell’aria fino ad arrivare al ridotto inquinamento acustico e alla maggiore sicurezza data dai sistemi ADAS e di supporto alla guida, in grado di aiutare i conducenti e salvaguardare pedoni e altri utenti della strada.