La bicicletta a pedalata assistita offre un aiuto all’utente, ma richiede il movimento dei pedali per funzionare; invece, la bicicletta elettrica è dotata di un motore che permette il funzionamento autonomo, senza la necessità dell’intervento della persona che la guida.
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Nel linguaggio comune, entrambe le tipologie vengono definite come e-bike. Questo termine rappresenta un sinonimo sia per le biciclette elettriche speed pedelec che per le biciclette a pedalata assistita pedelec. La differenza principale è relativa all’impatto del motore elettrico: le biciclette elettriche possono muoversi con il motore elettrico anche senza pedalare mentre le biciclette a pedalata assistita necessitano della pedalata per attivare il motore elettrico che da ausilio al ciclista.
Facciamo ancora più chiarezza: sebbene entrambe le tipologie abbiano un motore elettrico, è la forza esercitata da quest’ultimo a determinare se la bici sarà elettrica o a pedalata assistita. Difatti, la bici elettrica è dotata di un sistema di alimentazione completamente elettrico, capace di consentire il movimento senza alcuno sforzo fisico da parte del ciclista.
Al contrario, la bici a pedalata assistita richiede ancora una certa quantità di energia da parte del ciclista, nonostante il motore elettrico fornisca una valida spinta per agevolare la pedalata e ridurre gli sforzi.
Entrambe le tipologie utilizzano una batteria da ricaricare comodamente a casa.
Cos’è una bicicletta a pedalata assistita?

Una bicicletta a pedalata assistita, anche detta pedelec, è una bici che si muove con l’utilizzo della forza muscolare del ciclista e che, tramite il motore elettrico, offre un ausilio alla pedalata per ridurre la stanchezza e per fornire maggiore comfort su percorsi con determinate pendenze. Si tratta, quindi, di una vera e propria bici che ha un piccolo motore elettrico e una batteria di supporto per ridurre la fatica ma che non può muoversi in autonomia senza la pedalata. Per questo motivo, le normative la associano ad una bicicletta e non ad un ciclomotore.
Nel dettaglio, le biciclette a pedalata assistita non possono superare il limite di velocità di 25km/h e quindi montano un motore non superiore ai 250W, come recita l’Articolo 50 del Codice della Strada. Inoltre, questi modelli sono spesso dotati di un display di controllo, posizionato sul manubrio, dal quale si può impostare il livello di assistenza alla pedalata, gestendo quindi il livello di potenza del motore con precisione.
I velocipedi sono i veicoli con due ruote o piu’ ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresi’ considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW, o di 0,5 KW se adibiti al trasporto di merci, la cui alimentazione e’ progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. I velocipedi a pedalata assistita possono essere dotati di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, purche’ con questa modalita’ il veicolo non superi i 6 km/h.
Articolo 50 del Codice della Strada
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Come funziona una bici elettrica e quali sono le regole?

Una bici elettrica, anche chiamata speed pedelec, si caratterizza per essere autonoma dalla pedalata e, quindi, in grado di accelerare da ferma senza la necessità che il ciclista si muova. Per questo, questa tipologia di bicicletta elettrica viene associata ai ciclomotori e, per normativa, deve essere soggetta ad immatricolazione, assicurazione, patente di guida, obbligo del casco e via discorrendo.
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Pro e contro di biciclette elettriche e a pedalata assistita

Ecco alcuni dei principali aspetti positivi e negativi delle due soluzioni per la mobilità sostenibile, ad esempio il maggior peso o il minor sforzo delle biciclette elettriche o la maggiore adattabilità all’esercizio fisico di quelle a pedalata assistita.
Biciclette elettriche | Biciclette a pedalata assistita | |
---|---|---|
Pro | Minore sforzo per il ciclista per raggiungere velocità superiori in quanto basta accelerare | Maggiore esercizio fisico per il ciclista sostenuto da una maggiore leggerezza della bici |
Contro | Maggiore pesantezza della bici e prezzo di listino più elevato | Maggiore sforzo per il ciclista per raggiungere velocità elevate in quanto manca un vero acceleratore |
La manutenzione delle due tipologie

Entrambe le tipologie offrono una ridotta necessità di effettuare manutenzione, se non per i freni, gli pneumatici e la batteria. Generalmente, i freni vanno controllati periodicamente affinché possano garantire il massimo rendimento e la massima sicurezza in ogni condizione. Inoltre, strettamente legato alla sicurezza è il tema della verifica degli pneumatici, i quali devono essere sempre gonfi al punto giusto e devono essere sostituiti periodicamente per non soffrire di problematiche legate all’usura.
Una delle poche differenze tra le due tipologie di e-bike sta nell’usura della batteria, la quale sicuramente è più soggetta a numerosi cicli di carica e scarica sui modelli elettrici rispetto a quelli a pedalata assistita, i quali la sforzano sicuramente meno e ne garantiscono, potenzialmente, una maggiore longevità.