Sono passati diversi anni da quando ho messo piede su un monopattino elettrico e, dal mio punto di vista, posso affermare che ci sono situazioni in cui è davvero comodo usare i monopattini elettrici in città e casi in cui continuo a preferire l’uso dell’auto o, più semplicemente, della cara e vecchia passeggiata a piedi.
Ho acquistato un monopattino elettrico diversi anni fa, in contemporanea al boom che si è verificato negli anni della pandemia da COVID-19 e l’ho usato prevalentemente in una città medio-grande e in un paese dalla media grandezza della provincia. Per estrema chiarezza, l’acquisto non era essenziale per me all’epoca in quanto ero tremendamente abituato a muovermi in auto ma la curiosità è stata superiore alle mie esigenze. Sia in città che in paese, sono abituato quindi a non percorrere enormi distanze su base quotidiana, quindi mi posso tranquillamente spostare poche volte al giorno anche a piedi ma, data la mia proverbiale pigrizia, ho preferito optare per il monopattino elettrico in modo da risparmiare carburante e inquinare il meno possibile.
Nei mesi in cui ho tenuto il mio monopattino di proprietà, l’ho usato per una vasta gamma di spostamenti, principalmente in città data la natura pianeggiante delle strade. Difatti, l’uso all’interno del paese, per quanto comodo a livello di distanze da percorrere, è stato più ostico in quanto sono presenti molte più strade ad alta pendenza, non ideali da percorrere con i monopattini elettrici, soprattutto in discesa. Se dovessi sintetizzare l’uso che ne ho fatto, probabilmente direi che un buon 80% del tempo con il monopattino l’ho trascorso in città.
Ho apprezzato tantissimo la comodità di muoversi con i monopattini elettrici in città per raggiungere il centro cittadino o zone particolarmente dense di servizi, comunque centrali, per poter risparmiarmi la fatica di cercare parcheggio con l’auto, inquinando anche meno durante i vari giri necessari a trovare un posto libero da occupare. Perfetto per il tragitto fino al centro cittadino, ho iniziato ad entusiasmarmi per l’uso del monopattino elettrico in città e mi sono anche dotato di accessori interessanti come la pompa portatile per tenere le gomme sempre in pressione e tutte le dotazioni principali come casco (per la massima sicurezza anche se non era obbligatorio) e così via. Ammetto che, per i primi tempi, ho scelto di usare il monopattino elettrico per raggiungere gli amici e prendermi con loro un caffè o un aperitivo all’aperto, considerando la bella stagione, quindi senza sperimentare il problema (per me) principale, ovvero l’accesso a negozi e locali.
Infatti, man mano che ho esteso il campo di utilizzo del monopattino, ho scoperto che non sempre è possibile accedere all’interno delle attività e dei locali con il monopattino elettrico e ciò prevede quindi la necessità di lasciarlo per strada, con catena e lucchetto, legato ad un palo o ad un apposito stallo. Addio comodità, almeno per me. L’idea di dover portarmi anche una catena, un lucchetto e di dover compiere più volte il gesto di blocco e sblocco del monopattino durante un giro di commissioni aveva già creato radici non proprio positive in me.
Quindi, man mano che lo utilizzavo, iniziavo a pensare di preferire, senza dubbio la passeggiata a piedi, chiaramente considerando che le distanze che percorrevo abitualmente non erano esagerate. Quando le giornate non erano belle, ancora, l’uso dell’auto era ovviamente la mia prima scelta, cosa che è rimasta così ancora oggi. Inoltre, l’idea di portare in casa il monopattino da ricaricare era comoda da un lato ma mi sembrava poco igienica dall’altro lato, considerando che non ho uno spazio apposito per la ricarica all’ingresso e che avrei dovuto comunque portare il monopattino in una zona in cui abitualmente non entro nemmeno con le scarpe. Certo, anche in questo caso, parliamo di una mia particolare esigenza considerando che ho sempre avuto una certa fissazione con il pulito.
Complice anche una buca presa in pieno durante uno spostamento in città, con conseguente caduta e qualche piccola ferita, il mio monopattino è stato dismesso. A causa di quanto successo, dopo un po’ di spavento, ho preferito non acquistarne un altro ma affidarmi, quando necessario, ai monopattini elettrici in sharing presenti nella mia città. Qui la situazione è diventata molto più interessante e l’idea di monopattino, per me, è diventata decisamente più piacevole e gestibile, tant’è che ancora oggi, dopo anni dal boom e dalla fase di estrema curiosità, risulta una delle mie modalità preferite di trasporto in alternativa alle auto o alle passeggiate a piedi.
Non dovevo più portare con me il monopattino in casa, potevo parcheggiarlo per strada e noleggiarne uno diverso in ogni luogo della città. Inoltre, non dovevo preoccuparmi di assicurarlo bene con lucchetto e catena, temendo un furto, in quanto bastava sbloccarne un altro tra quelli in zona oppure, per brevissime soste, prenotarlo con pochi centesimi in più al minuto sulla tariffa di noleggio. Insomma, molta più versatilità e nessun onere se non il pagamento del noleggio.
Non avrei mai usato un monopattino elettrico personale da tenere ore parcheggiato fuori dal cinema ma con quelli in sharing la questione è diventata molto più semplice. Lo stesso vale per andare in un supermercato, alla posta, in un locale che non ha posti all’esterno e così via.
Considerando, tuttavia, la mia bassa percorrenza abituale, il costo di noleggio avrebbe impiegato mesi e mesi per pareggiare quello di acquisto del monopattino quindi la scelta è stata più che soddisfacente.
Ad oggi, nel paese preso in esame prima continua a non esserci un servizio di sharing quindi mi muovo principalmente a piedi o in auto, ma quando sono in città posso muovermi liberamente a piedi o con un monopattino elettrico in sharing, consapevole che ce ne sono così tanti da trovarne sempre uno disponibile.
Con questo non voglio dire di non aver più bisogno dell’auto ma semplicemente che sapere di avere un’alternativa alla classica automobile, anche solo per tornare da un certo punto della città dopo esserci andato a piedi o in altro modo, è molto comodo e aiuta a vivere meglio l’esperienza urbana. Ad esempio, mi è capitato di dovermi muovere inaspettatamente per molti più chilometri di quanto prevedessi per raggiungere casa della mia partner, una sera in cui la mia auto non era a disposizione. A piedi avrei impiegato più di 40 minuti mentre con il monopattino ho impiegato molto meno tempo e, soprattutto, non sono arrivato stanco all’appuntamento.
Le mie opinioni, ovviamente, derivano dalla mia esperienza diretta ma ci sono sicuramente molti altri casi in cui l’uso dei monopattini elettrici in città, che siano di proprietà o in sharing, è comodo e indispensabile e altri casi in cui, magari è meglio puntare su altri mezzi di micro-mobilità come le bici elettriche oppure su microcar elettriche o direttamente sulle auto o sugli scooter.
NB: le opinioni contenute in quest’articolo sono frutto di esperienza e di considerazioni personali e non risultano essere oggettive. Tutto dipende da abitudini, esigenze, gusti e preferenze quindi il nostro consiglio è quello di rapportare ogni scelta ai vostri modi di pensare, vedere le cose e, di conseguenza, ai vostri gusti, alle vostre esigenze e alle vostre abitudini.