Ricaricare le auto elettriche richiede la conoscenza delle varie modalità di ricarica e dei vari tipi di prese di ricarica che si possono utilizzare in base ai veicoli e alla tipologia di infrastruttura in uso. Facciamo chiarezza e cerchiamo di semplificare questo argomento.
Indice
Modalità di ricarica domestica e pubblica

Il primo passo da fare, per quanto non abbia un riscontro immediatamente pratico nella ricarica, è conoscere quali sono le varie modalità di ricarica dei veicoli elettrici, anche chiamati Modo 1, Modo 2 e così via. La norma di riferimento, come si legge su e-Station.it, è la IEC 61851-1 e prevede un sistema di comunicazione attraverso un circuito PWM (Pulse Width Modulation) per garantire la sicurezza del processo di ricarica.
Iniziamo, quindi, distinguendo i modi di ricarica:
- Modo 1: questa modalità non si applica alle auto elettriche in quanto si tratta di un collegamento del veicolo alle comuni prese di corrente in corrente alternata (AC) in modo diretto, quindi senza Control Box, tipico di mezzi di micromobilità
- Modo 2: questa modalità di ricarica in corrente alternata (AC) vale anche per le auto elettriche e consiste in un collegamento alle prese di corrente tramite cavo di ricarica, con Control Box integrato (ovvero PWM)
- Modo 3: questa modalità è tipica del collegamento delle auto elettriche alle colonnine di ricarica pubbliche o domestiche (wallbox) in corrente alternata (AC) e ovviamente include un sistema PWM
- Modo 4: questa modalità, invece, è quella più rapida e permette un collegamento alle colonnine di ricarica pubbliche in corrente continua (DC), capace di erogare decisamente più potenza
Tipi di prese di ricarica per auto elettriche (e non solo)

Una volta apprese queste informazioni, possiamo passare a capire meglio quali sono le prese di ricarica di un’auto elettrica, considerando anche alcuni connettori che non sono più molto diffusi.
I vari tipi di prese e connettori di ricarica per auto elettriche e mezzi di micromobilità includono:
- Schuko (lato muro): questa comune presa è solitamente usata per le ricariche in Modo 1 e Modo 2, nel primo caso per i veicoli di micromobilità senza una control box e nel secondo caso con control box anche per le auto elettriche (Leggi anche: Presa Schuko per ricarica auto elettrica: quando non è consigliabile?).
- Tipo 1 (solo sul veicolo): anche chiamato Yazaki, questo connettore rappresenta uno standard usato principalmente in Giappone e Stati Uniti, con potenza massima di 7,4kW. Si caratterizza per essere monofase, a 5 pin e viene spesso affiancato al CHAdeMO.
- Tipo 2 (sia su veicolo che su colonnine): anche chiamato Mennekes, rappresenta lo standard per la ricarica a corrente alternata in Europa (tranne in Francia da quanto leggiamo sul sito di Enel X) e può supportare potenze fino a 22-43kW. Si caratterizza per essere monofase e trifase, a 7 pin e per poter supportare anche la ricarica rapida in corrente continua, nel caso del CCS Combo 2, il quale deriva da questo specifico connettore. Viene generalmente usato anche per la ricarica Modo 2 dall’estremità del veicolo (l’altra estremità, a muro, termina con una Schuko).
- Tipo 3A (lato colonnina): anche chiamato Scame, viene usato principalmente per veicoli leggeri, quindi non per auto elettriche e ha 4 pin.
- Tipo 3C (lato colonnina): anche chiamato Scame, si trova solo sulle colonnine, e ormai non viene quasi più utilizzato.
- CHAdeMO: è lo standard per la ricarica veloce in corrente continua DC che, in Europa, viene usato principalmente per la ricarica di vecchi veicoli asiatici fino a 50kW o, su alcune varianti più recenti, fino a 150kW. Il connettore si caratterizza per la struttura a 4 pin e si può trovare affiancato anche al connettore Tipo 1 o Tipo 2.
- CCS Combo 2: soluzione che consente la ricarica rapida in corrente continua (DC) e anche la ricarica in corrente alternata e parte dal connettore di Tipo 2, viene usato da sempre più case europee ed è lo standard adottato in Europa. Si caratterizza per avere a disposizione due pin aggiuntivi rispetto a quello di Tipo 2 e supporta potenza di ricarica fino a 350kW, quindi anche ultra-rapida.
Ad essere ancora più precisi, se in Europa le Tesla dal 2019 in poi hanno a disposizione il connettore CCS, come leggiamo su Sicurauto.it, quelle del Nord America usano il connettore Tesla NACS (North American Charging Standard).
In ogni caso, per evitare errori nei collegamenti, dal 2021 in Europa è stato introdotto un sistema di identificazione tramite bollino esagonale su auto e colonnine per permettere agli utenti di individuare con facilità il connettore da usare, tematica che potete approfondire sul sito di Volkswagen.