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Home · Auto elettriche · Cosa fare se l’auto elettrica va in panne e si ferma?
Auto elettriche

Cosa fare se l’auto elettrica va in panne e si ferma?

Scopriamo cosa fare se l'auto elettrica si ferma in panne, cercando di capire quali possono essere i rimedi e quando chiamare l'assistenza.
Francesco Sicilianidi Francesco Siciliani19/09/2024
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Auto in panne, carro attrezzi
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Un’auto elettrica, per quanto avanzata e moderna, non è esente da guasti e problematiche di vario genere e, come avviene anche per un’auto con motore termico, può fermarsi in panne. Tutto ciò, però, non deve spaventarvi in quanto rimanere con la batteria di trazione scarica non è così facile come sembra a chi soffre di ansia da autonomia quindi, in una buona parte dei casi, il guasto non dipenderà da voi e, di conseguenza, non potrete recriminarvi nulla.

Indice

  • Chiamare il soccorso stradale per un’auto elettrica in panne
  • Batteria da 12V morta? Niente accensione
  • Se l’auto ha la batteria di trazione completamente scarica

Chiamare il soccorso stradale per un’auto elettrica in panne

Auto elettrica in panne soccorso stradale

Se il guasto si verifica in marcia e non in sosta o presso il proprio box o posto auto, come prima operazione, è fondamentale fermarsi in sicurezza per non creare disagi alla circolazione. Una volta fatto questo, si passa a segnalare la presenza dell’auto elettrica in panne tramite l’apposito triangolo da posizionare sulla strada, come dispone l’articolo 162 del Codice della Strada, indossando il giubbotto catarifrangente per la massima sicurezza. A questo punto bisogna chiamare il soccorso stradale, spiegando la dinamica del guasto per individuare la soluzione migliore. Infatti, in base alla tipologia del problema, ad esempio l’esaurimento dell’energia nella batteria di trazione oppure un guasto alla batteria “classica” da 12V, sarà possibile ricevere la giusta assistenza.

Nei prossimi due capitoli andiamo ad approfondire le due problematiche più comuni ma c’è da dire che un’auto elettrica può fermarsi per svariate ragioni, compresi guasti all’elettronica di bordo o, banalmente a causa di una foratura o della rottura di uno pneumatico.

In ogni caso, è importante comunicare all’assistenza stradale che si sceglie di contattare, ad esempio quella offerta dalla propria compagnia assicurativa, che si tratta di un’auto elettrica in panne e che è necessario intervenire con un carro attrezzi che abbia un sistema per sollevare l’auto e posizionarla sulla pedana apposita (o analogo) in quanto non è generalmente possibile trainare un’auto elettrica. Le auto elettriche, infatti, da spente mantengono generalmente le ruote collegate al motore elettrico e trainarle, oltre che difficoltoso, potrebbe danneggiare il motore stesso così come provocare danni a diversi elementi. C’è addirittura chi parla di rischio di incendio. A prescindere dal tipo specifico di rischio, quindi, se l’auto non ha una modalità apposita per il traino (come avviene mettendo in folle le auto tradizionali) è assolutamente da evitare questo tipo di approccio. Fortunatamente, un moderno carro attrezzi dovrebbe avere tutto ciò che serve per caricare l’auto sulla pedana e trasportarla in sicurezza.

Batteria da 12V morta? Niente accensione

Batteria 12V

In una vasta gamma di casi, l’elemento che comporta malfunzionamenti sulle auto elettriche è la classica batteria da 12V che si occupa di numerose funzioni ausiliarie di bordo, dall’illuminazione all’infotainment, compreso anche il tasto di avviamento, e che non ha nulla a che vedere con la batteria principale, ovvero quella che muove il motore elettrico e che si ricarica alla presa o alla colonnina. La batteria da 12V è, infatti, come quella classica che conosciamo sulle auto endotermiche, quindi va sostituita dopo qualche anno di servizio. Poco conta se la batteria di trazione è carica: se c’è un guasto sulla batteria da 12V l’auto non partirà, come riporta anche Moveo.

Fortunatamente, se il manuale d’uso e manutenzione lo prevede, è possibile operare direttamente su questa batteria con i classici metodi di emergenza, ovvero un booster oppure il collegamento ad un’altra auto tramite cavi. Se la procedura è, quindi, prevista dal costruttore, si potrà in autonomia riprendere la marcia e recarsi presso la prima officina disponibile.

Considerando quanto le auto elettriche sono complesse a livello tecnico, è meglio affidarsi sempre a degli specialisti se la procedura di utilizzo del booster o di collegamento tramite cavi ad un’altra auto non viene menzionata nel manuale ufficiale. Ovviamente, questo per evitare eventuali danni all’auto causati da una procedura non corretta e in nome della sicurezza propria e degli altri. Dopotutto, sono tantissime le assicurazioni auto che offrono, tanto più su veicoli ad alto valore come le auto elettriche, il servizio di assistenza stradale con l’intervento di professionisti.

Se l’auto ha la batteria di trazione completamente scarica

Batteria scarica auto elettrica in panne

Nel caso in cui, invece, il guasto sia da imputare solo alla mancanza di energia nella batteria di trazione, magari perchè le colonnine previste sulla tratta erano fuori uso e non si è potuto ricaricare il veicolo o per una semplice dimenticanza (per quanto sia davvero difficile rimanere a secco di energia), a volte è possibile richiedere un servizio di ricarica di emergenza che garantisce qualche km aggiuntivo di autonomia utile al raggiungimento di una colonnina vicina, ovviamente qualora tale servizio dovesse essere disponibile nella zona e nel momento della chiamata. Esistono, infatti, alcuni tipi di officine mobili che possono ricaricare la batteria di trazione dell’auto recandosi direttamente presso il veicolo fermo. In alternativa, è necessario richiedere l’intervento di un carro attrezzi per portare l’auto presso la stazione di ricarica o l’officina più vicina.

Leggi anche: Che manutenzione fare a un’auto elettrica?

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