Le auto elettriche possono essere ricaricate attraverso impianti monofase o trifase e, chiaramente, ci sono notevoli differenze tra i due metodi in termini di potenza e di velocità, fermo restando che quando si parla di monofase e trifase ci si riferisce alla ricarica a corrente alternata (AC).
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Ricarica monofase e trifase, le differenze
La principale differenza è, solitamente, l’impiego della ricarica monofase e trifase: la monofase viene generalmente utilizzata in ambienti domestici mentre la trifase viene generalmente utilizzata per gli ambiti industriali. Ancora, la tensione degli impianti monofase è di 220 volt mentre quella degli impianti trifase è da 400 volt, stando a quanto leggiamo anche su Tate.it.
Ora, già a primo impatto possiamo renderci conto che la ricarica monofase è più lenta e richiede più tempo per essere completata, difatti genericamente troviamo un massimo di 7kW. Al contrario, la ricarica trifase è più rapida e potente e arriva a 11kW o 22kW.
Il caricatore di bordo dell’auto elettrica
La velocità di ricarica di un’auto elettrica, però, non dipende solamente dalla tipologia di colonnina o wallbox in uso ma anche dal caricatore a corrente alternata interno della vettura, detto anche caricatore di bordo.
Il migliore dei casi, per potenza e velocità, è rappresentato dall’identica corrispondenza tra la colonnina e il caricatore interno, ad esempio potenza massima 7kW (caricatore auto) – 7kW (colonnina), 11kW (caricatore auto) – 11kW (colonnina) o 22kW (caricatore auto) – 22kW (colonnina) così da sfruttare tutto il potenziale dell’infrastruttura scelta. Tuttavia, se un’auto elettrica è dotata di caricatore interno da 7kW, anche se collegata ad una colonnina trifase non potrà ricaricare a 11kW o a 12kW ma si fermerà al massimo consentito dal caricatore di bordo.
Tuttavia, bisogna considerare anche gli ampere, i quali possono influire sulla ricarica. Facciamo un esempio: se abbiamo un’auto con caricatore di bordo da 7kW che quindi carica con un’intensità di 32 ampere e ci troviamo davanti ad una colonnina di ricarica trifase da 11kW ma con un’intensità di 16 ampere la potenza di ricarica si ridurrà a 3,5kW con un notevole rallentamento.
Cosa scegliere in fase d’ordine dell’auto elettrica?
Per tutti questi motivi, è sempre consigliato aggiungere il caricatore di bordo in corrente alternata (AC) più potente a disposizione, spesso come optional, in quanto rappresenta una soluzione ideale per la versatilità e la praticità dell’auto elettrica. Questi caricatori, generalmente, sono da 11kW ma ci sono anche vetture che possono integrare un caricatore di bordo da 22kW.
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