È tempo di test per Stellantis: il gruppo, in queste settimane, sta effettuando diversi test per l’e-fuel con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di 400 milioni di tonnellate tra il 2025 e il 2050. Pur avendo confermato l’impegno di vendere il 100% dei veicoli elettrici in Europa entro il 2030, Stellantis sta quindi testando l’utilizzabilità degli e-fuel sui veicoli termici prodotti a partire dal 2014 (Euro 6) per ridurre ulteriormente le emissioni di anidride carbonica.
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Le parole di Carlos Tavares, CEO del gruppo, sull’e-fuel
A confermare i test di Stellantis sull’efuel ci ha pensato il CEO del gruppo ovvero Carlos Tavares. Quest’ultimo ha dichiarato:
Stiamo raddoppiando gli sforzi nella nostra lotta contro il riscaldamento globale testando il carburante carbon-neutral come soluzione complementare al nostro approccio olistico di decarbonizzazione. La nostra strategia di elettrificazione va avanti con regolarità e grande impeto. Allo stesso tempo, dobbiamo individuare anche alternative intelligenti per gestire le emissioni di CO2 per gli 1,3 miliardi di auto ICE esistenti. Lavorando per garantire che i nostri motori Stellantis siano “eFuel-friendly” intendiamo fornire ai nostri clienti un altro strumento nella lotta contro il riscaldamento globale, con una soluzione che potrà avere un impatto pressoché immediato. Si tratta di una ulteriore iniziativa per raggiungere il traguardo di zero emissioni entro il 2038.
L’obiettivo di Stellantis in merito agli efuel
Stellantis sta effettuando questi test perché ha come obiettivo quello di risparmiare 400 milioni di tonnellate di CO2 e riuscire a contrastare il riscaldamento globale. Per questa ragione, Stellantis sta testando ben 28 famiglie di motori, tutti costruiti tra il 2014 e il 2019, con e-fuel. I test vengono effettuati su emissioni di scarico, potenza del motore, capacità di avviamento, affidabilità, interazioni con olio lubrificante, impianto di alimentazione e filtri. Inoltre, l’uso di e-fuel in Europa da parte di Stellantis potrebbe aprire le porte anche per l’approvazione e i test dei biocarburanti. Tuttavia, bisogna attendere ulteriori sviluppi.
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