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Home · Ecoincentivi · Gli incentivi 2024 per l’acquisto di wallbox e colonnine di ricarica domestiche
Ecoincentivi

Gli incentivi 2024 per l’acquisto di wallbox e colonnine di ricarica domestiche

Scopriamo come funzionano gli incentivi 2024 per l'acquisto di wallbox e di colonnine di ricarica domestiche.
Francesco Sicilianidi Francesco Siciliani26/09/2024
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Colonnine di ricarica, incentivi colonnine domestiche
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Ultimamente si parla molto degli incentivi per l’acquisto di wallbox e di colonnine di ricarica domestiche, cerchiamo di fare chiarezza e capiamo come funziona questo contributo.

Indice

  • Cos’è il bonus colonnine?
  • Cosa serve per fare domanda?
  • Riferimenti e piattaforme ufficiali per gli incentivi sulle wallbox

Cos’è il bonus colonnine?

Partiamo dal principio: sulle installazioni effettuate dal 1 gennaio 2024 è presente il bonus wallbox e colonnine domestiche 2024 che mette a disposizione un rimborso dell’80% sulle infrastrutture adatte alla ricarica, installate in casa o in un condominio.

A partire dal giorno 8 luglio 2024 è attiva la piattaforma per effettuare la domanda di rimborso che permette a privati e condomini un rimborso dell’80% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di wallbox e colonnine di ricarica per veicoli elettrici acquistate tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

Il bonus, infatti, copre, fino ad esaurimento fondi (20 milioni di euro), l’80% su acquisto e installazione delle infrastrutture di ricarica ed è destinato a persone fisiche residenti in Italia e condomini (rappresentati dall’amministratore pro tempore o da un condomino delegato, per le parti di uso comune) con limiti di spesa pari, rispettivamente, a 1500€ e 8000€. Non si tratta, quindi, di un contributo all’acquisto sotto forma di sconto diretto ma di rimborso delle spese già sostenute.

Cosa serve per fare domanda?

Per poter, quindi, richiedere il rimborso, è necessario avere a disposizione tutta la documentazione richiesta in merito all’acquisto e alla messa in opera delle colonnine, comprese le opere edili strettamente necessarie, le spese di progettazione, direzione lavori e collaudo e i costi di collegamento alla rete elettrica. Le spese devono essere state pagate con strumenti tracciabili.

Nel dettaglio, sono ammissibili al contributo le seguenti spese:

  • l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario – le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; 
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; 
  • costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Sempre citando la normativa, ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono essere:

  • nuove di fabbrica;
  • di potenza standard;
  • collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
  • realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008.

Riferimenti e piattaforme ufficiali per gli incentivi sulle wallbox

Come si legge sul sito ufficiale, al momento della presentazione le spese devono essere documentate ai sensi di quanto previsto all’art. 7, comma 6, del decreto direttoriale del 12 giugno 2024. La concessione del contributo, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, avviene entro 90 giorni dal termine per la presentazione delle domande, attraverso un provvedimento cumulativo (comprensivo degli elenchi dei beneficiari ammessi alle agevolazioni).

Tutti i dettagli in merito agli incentivi su wallbox e colonnine domestiche sono riportati in modo ufficiale sui siti Mimit e Invitalia. Ricordiamo che è necessario avere una PEC e accedere all’Area Personale con SPID, CIE o CNS. Sul sito di Invitalia è anche possibile consultare una guida alla presentazione della domanda e scaricare il modulo per la richiesta, chiamato Modulo relazione finale Bonus colonnine.

Leggi anche: Installare colonnina elettrica a casa: come fare e perché conviene?

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