Quando si parla di auto a idrogeno, ci si chiede sempre quanto costa un pieno di idrogeno e la risposta indica un costo di poco meno di 80€, ovvero quasi quanto un pieno di benzina o di diesel. Difatti, considerando il prezzo di 1kg di idrogeno, al giorno d’oggi, di circa 14€ o 15€ e la capacità media di un serbatoio di un’auto a idrogeno di circa 5,5kg, il totale oscilla tra i 77€ e gli 82€.
Come e dove fare un pieno d’idrogeno
Per fare il pieno ad un’auto a idrogeno è necessario impiegare pochi minuti, dai 3 ai 5 nello specifico, esattamente come avviene per un pieno di benzina o a diesel.
Con un pieno d’idrogeno, in media, si percorrono circa 600km, in linea con quanto avviene per le auto termiche, nonostante le auto a idrogeno siano a tutti gli effetti delle auto elettriche in quanto il motore che sposta la vettura è effettivamente elettrico.
La differenza con le auto elettriche sta nella tipologia di batteria che, sulle auto a idrogeno, si chiama Fuel Cell, ovvero cella a combustibile. In queste celle si svolge la cosiddetta elettrolisi inversa che genera elettricità ed emette, come uniche sostanze dal terminale di scarico, acqua e calore. Quindi il tutto senza emissioni di CO2.
In Italia, al momento, ci sono due soli distributori di idrogeno, uno a Bolzano e uno a Mestre ma, da quanto si legge su Fleet Magazine, pare che il nostro paese si preparerà presto ad accogliere altre 36 stazioni di rifornimento di idrogeno per un totale futuro di 38 stabilimenti grazie ai fondi del PNRR.
Gli sviluppi futuri e le previsioni sui costi
Come leggiamo sul sito BMW, se la produzione di idrogeno dovesse aumentare a livello mondiale, il prezzo al chilogrammo in Germania potrebbe scendere a circa 4€ o 6€ entro il 2030. Quanto costa un pieno di idrogeno quindi con il prezzo medio di 5€ al kg? Se dovessimo assistere ad un calo dei prezzi, un pieno di idrogeno potrebbe costare dai a 25-35€.
Speriamo, ovviamente, che la diffusione dell’idrogeno sia globale e sempre più capillare e che i costi scendano affinché questa tecnologia possa diventare una valida e sostenibile alternativa per la mobilità, affianco all’elettrico e all’ibrido.